187. Un soffio di vita

Sono un po’ combattuto sullo scrivere o meno questo post, perché mi sembra quasi presuntuoso da parte mia, ma questo blog è (parte di) ciò che sono e i pensieri e i sentimenti che provo devono passare qui sopra senza (eccessivi) filtri, se ne ho voglia.

Del romanzo ho già accennato qua e là e faccio molta fatica a scriverne di più, un po’ per scaramanzia, un po’ perché continua a sembrarmi una cosa tanto “grande” da sentirmi quasi fuori luogo: problemi miei, ovvio.

Al momento una ventina di persone stanno leggendo (o leggeranno o, pochi ma buoni, hanno letto) quello che ho scritto finora, girandomi i loro commenti e (bontà loro) entusiasmi: inutile dire quanto possa emozionare che il parto della propria fantasia finisca anche solo per non risultare sgradito a chi lo legge, figuriamoci quando ci sono anche parole entusiaste.

La cosa che più mi emoziona, però, è quando mi si parla dei miei personaggi, quando vengono chiamati per nome, quando viene espressa simpatia, antipatia o qualunque altro tipo di reazione emotiva nei loro confronti: è il momento in cui li sento vivi o, meglio, più vivi.

Perché quando li scrivo loro prendono vita propria e mi è capitato di scrivere scene e dialoghi che non avevo assolutamente premeditato ma che sembrano essere nati per conto loro: ma quando le mie parole vengono lette e quei personaggi entrano nella mente di qualcun altro, quando questo qualcuno li immagina, visualizza, li considera come i personaggi di un romanzo “vero” (passatemi il termine), ecco che la mia emozione sale.

Finché sono nella mia mente, nelle mie mani, nel mio computer, sono vivi per me, ma quando il loro nome viene pronunciato da altri, quando mi si dice che si riesce a immaginarli, quando generano simpatie diverse a seconda di chi legge, allora sono vivi per il mondo.

Le mie creature sono un po’ più vive.

E sì, è una delle cose più emozionanti che mi capiti.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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2 risposte

  1. Polly ha detto:

    E’ giusto che ti emozioni ed è bello essere parte di qualcosa non ancora “pubblico”. Grazie per quei “pochi ma buoni”. ^_^

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