146. Delegami tutto

Premetto che ho una persona che viene a fare le pulizie una volta la settimana e che, per tenere in regola, pago coi voucher Inps; dato che la sede della ditta è in casa li acquisto con partita iva, così da scaricarne il costo.

Orbene, fino a luglio li ho sempre comprati in posta, rimanendo anche affascinato dalla macchinosa procedura ma, alla fine, tornando sempre più o meno vittorioso.

Invece a fine agosto, dopo venti minuti di coda, mi sono sentito dire che no, non era più possibile acquistarli con partita iva, perché l'Inps non lo permetteva più.

E come faccio? Chiedo io.

Chiami l'Inps, rispondono loro.

Esco dalle poste furente, prendo il cellulare, chiamo.

Un'operatrice stranamente gentile mi spiega che sì, in effetti ora non è più possibile acquistarli in posta con partita iva e quindi devo per forza acquistarli in tabaccheria o in banca o on line.

Ma io ricordo che in tabaccheria non me li avevano venduti. Lo spiego all'operatrice.

“Ah, certo, perché lei non è delegato, deve delegarsi”.

“Scusi. Chi deve delegarmi?”

“La sua ditta.”

“Ma la ditta sono io, sono ditta individuale”.

“Allora deve delegarsi lei”.

Sì, avete capito bene.

E sì, è esattamente quel che ho dovuto fare.

Il giorno dopo ero in sede Inps con un foglio in cui comunicavo che io, Aries, titolare della ditta xxxx di Aries delegavo il sig. Aries ad acquistare per suo conto i voucher Inps.

E l'impiegato non ha battuto ciglio davanti alla cosa.

A questo punto mi rimane solo un dubbio: sono certo al 100% di potermi fidare di questo Aries? Che per me non ha una faccia così raccomandabile…