100. E sì che dovrei saperlo

Una delle cose che più mi colpisce ogni volta che ascolto lo speech “Make good art” di Neil Gaiman è quello che dice riguardo il fare un lavoro solo per soldi.

Parafrasando, il concetto è “ogni volta che ho accettato di fare un lavoro solo per soldi, non è finita bene. Ho imparato che se faccio un lavoro solo per denaro e poi qualcosa va storto dal punto di vista finanziario non mi rimane niente. Se faccio un lavoro che mi soddisfa, qualcosa che voglio fare, allora avrò comunque avuto quella soddisfazione.”.

Allargo il discorso.

Se una scelta dipende esclusivamente dal denaro mentre tutto il resto punta in direzione opposta, allora probabilmente è la scelta sbagliata tranne (e a volte neanche) nel caso in cui quel denaro sia letteralmente questione di sopravvivenza.

Qualche giorno fa scrivevo di alcuni miei timori.

Il mio istinto reagiva e temevo che lo stesse facendo per i motivi sbagliati e, in qualche modo, volevo convincermi che accettare un lavoro solo per soldi fosse la cosa giusta.

No, non è del tutto vero, avevo visto qualcosa in più. Speravo ci fosse qualcosa in più. Ma quando l’istinto ha subodorato che quel qualcosa in più potenzialmente mascherava altro, ho cercato di non ascoltarlo. Di sottovalutarlo. Di pensare che fosse solo paura.

Eppure se c’è una cosa che dovrei aver imparato del mio istinto è proprio che di solito lui reagisce per i motivi giusti, solo che al massimo io ancora non li so o, se li so, li sto erroneamente sottovalutando.

E anche chi mi ama e mi sta accanto lo sa: più di una persona a partire da Miss Sauron, in questi giorni, mi ha detto “segui il tuo istinto, non ti ha mai ingannato”.

Hanno ragione e ho torto io, o almeno il mio io razionale.

Seguirò l’istinto e, di conseguenza, la potenziale scelta diverrà meno difficile.

Ma anche meno comoda.

Meno sicura.

Meno “di buon senso”.

Ma, d’altronde, io non sono famoso per le scelte di buon senso.

Rischiose, sì.

Giuste per me, anche.

Coraggiose, direbbe qualcuno, irresponsabili qualcun altro: io dico vive.

Ecco.

Vive.

O almeno ci provo.

Istinto sia.

 

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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Una risposta

  1. Sevenmav ha detto:

    Ben detto!!!
    Onestamente tu sei quello che prendo ad esempio quanto si tratta di lasciarsi guidare dall’istinto anche quando, come dici tu, la scelta più facile e comoda sarebbe quella razionale.
    Ammiro ed spesso invidio la tua capacità di seguire sempre la tua parte “animale” in qualsiasi contesto e situazione, cosa che a volte io non sono in grado di fare.
    Continua così.

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