83. Ciò che rimane
Alcune sere ti aiutano a riflettere su ciò che siamo e su ciò che di noi rimane.
Cosa rimarrà di noi quando non ci saremo più? Che traccia avremo lasciato? Che ricordo? Che eredità?
È un pensiero che, forse un po’ macabramente, ho sempre avuto, complici probabilmente i troppi contatti con la perdita fin da ragazzino.
E quindi in una sera come questa, in cui ti trovi in una celebrazione in onore di qualcuno andato via troppo presto e che non hai avuto modo di conoscere, ti guardi intorno, osservi e pensi.
Pensi che ciò che rimane sono le lacrime e i sorrisi di amici venuti da tutta Italia.
Pensi che ciò che rimane sono foto scattate con una polaroid, trasformate in una mostra e comprate come ricordo.
Pensi che ciò che rimane sono le lacrime, di nuovo, di una fan.
Pensi che questo è il vero significato di arte: quando ciò che abbiamo fatto ci sopravvive, rimane vivo dove noi non siamo più.
Arte è l’eredità che lasciamo al mondo.
Arte è quella musica che non avrà più lo stesso sapore ma che comunque continuerà a vivere.
Arte sono quelle parole scritte e recitate.
Arte è l’amore impresso in chi è rimasto.
Arte è il legame che porta a riunirsi per ricordare.
Ma soprattutto Arte è una bambina bionda che porterà sempre con sé il nome di una principessa guerriera.