29. Di chi distrugge e chi subisce

Alla fine tutto si riduce a poche cose.
Siamo fragili.
Siamo delicati.
Ci sentiamo protetti nei nostri luoghi, casa, macchina, ma non lo siamo.
Non davvero.
Mai.

Basta poco per ricordarcelo, poco per metterci davanti a quanto fragili siamo, a quanto quel che pensiamo di avere possa scomparire in un attimo e a quanto ciò che amiamo possa sfumare.

E quando questo poco sono dei vandali che si divertono a distruggere e a chiudere in bellezza dando fuoco a una moto sotto un palazzo.

Un palazzo abitato, con famiglie.

Un palazzo in cui abita chi amo che, terrorizzata, è dovuta fuggire sulle scale piene di fumo coi gatti chiusi in due borse per proteggerli e non farli scappare.

Ecco, quando succede qualcosa del genere ti viene voglia di cercare questi vandali e far loro male.

Alla faccia del garantismo, alla faccia della comprensione, alla faccia di qualunque cosa.

Perché queste merde hanno rischiato di uccidere sei famiglie.

E quanto meno meriterebbero di soffrire.

E se non siete d’accordo non mi importa un cazzo.

Vedete chi amate in pericolo per mano di qualche merda.

Vedete una famiglia con due bambini piccoli in pericolo.

Poi ne parliamo.

(Sì, poteva andare peggio. Molto peggio. E lei ha subito solo un grosso spavento, mentre altri hanno avuto parecchi. Danni. Poteva andare peggio, poteva farsi male qualcuno. Ma non è giusto doversi consolare così. Non è giusto per un cazzo)

(edit: di seguito aggiungo due foto che mostrano la macchina accanto a quella di Miss Sauron. Gli appartamenti sono subito sopra quel punto. Giudicate voi)

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Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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