28. Quando le feste ti vengono a cercare
Di solito la festa della mamma non è quella che più mi scatena ricordi o emozioni legate a mia madre o alla sua assenza.
Sì, quando era viva le facevo gli auguri e magari una sorpresa, ma era una festa “comune” e meno sentita di altre, non so spiegarlo meglio.
Per cui, fino a stamattina, onestamente non pensavo al fatto che oggi fosse questa ricorrenza.
Poi capitano certe coincidenze e ti viene da pensare che tanto coincidenze non siano.
L’altro giorno, riordinando libri di cucina, ho trovato un foglietto con la sua calligrafia.
Era una ricetta di una ciambella, non certo quella che faceva più spesso, ma ricordo bene che un giorno una mia cugina gliela fece e lei la apprezzò tanto da farsi dare la ricetta e scriversela.
Quella ricetta era in un libro, qui, nella mia cucina che negli anni non è stata solo mia, ma di certo all’inizio era sua.
La sua calligrafia, il suo modo di scrivere gli ingredienti, il suo non sapere l’inglese e quindi sbagliare a scrivere “brandy” oppure mettere virgolette anche dove non andavano.
Ho deciso di farla.
Non, ripeto, perché fosse la torta che faceva più spesso, ma perché la ricetta era scritta da lei.
Avevo già deciso di farla oggi, che avrei avuto tempo, ma poi, quando mi sono reso conto di che giorno fosse, ho pensato che non avrei potuta farla in un altro giorno.
Così l’ho fatta, si sta raffreddando ora, e la condivido con voi.
Auguri, Mamma.
Questa settimana la mia colazione l’hai preparata tu.
Penso che, ovunque sia, sarà soddisfatta. :*
I hope so :*
Uno dei ricordi più teneri che abbia letto oggi!
Vivremo nei ricordi degli altri e anche nei loro cibi se lasciamo ricette come messaggi in bottiglia…
Buone colazioni!
Nei ricordi, nei racconti, nelle storie che abbiamo contribuito a creare e a tramandare.
E nelle ricette, sì.
Quelle con cui ci coccolavano, con cui ci coccoliamo e coccoliamo a nostra volta chi amiamo.
Grazie, davvero :*