12. Prendere atto.
Io credo che ci siano amicizie speciali, in cui i valori di condivisione, importanza e rispetto sono bidirezionali e comparabili.
Sono quelle amicizie in cui si dà un’importanza simile a parole, gesti, intenzioni.
Poi ci sono altre amicizie.
In cui sembra che la bilancia penda in una direzione quasi sempre.
In cui sembra che certi gesti siano scontati.
In cui il rispetto per i sentimenti dell’altro non viene vissuto allo stesso modo.
A volte in buona fede, altre si cerca di credere alla buona fede ma si fa sempre più fatica.
E allora ci si chiede che razza di amicizia sia se è sempre uno dei due a fare un gesto, a dire una parola, a muoversi verso l’altro.
Ci si chiede che razza di amicizia sia se uno dei due non sente l’esigenza di spiegare o avvisare di certi gesti che potrebbero far male.
Ci si chiede che razza di amicizia sia se non si pensa che si potrebbe ferire e non ci pone la questione.
E la risposta, nel modo più banale, è implicita nella domanda.
Può essere che non sia un’amicizia.
O almeno non come la considera uno dei due.
L’importante è saperlo e regolarsi di conseguenza.
E magari ci scappa pure un vaffanculo, anche solo a denti stretti.
Come dai valore tu all’amicizia, non dico nessuno, ma davvero pochi, pochissimi. Un bacio di sfuggita.
E può essere che il problema stia tutto lì, sai?
Un bacio a te 🙂