Good Bye Vietnam

Mi importa ben poco se la rete si sta già saturando al riguardo. Ci sono pochi artisti la cui scomparsa avrebbe potuto farmi lo stesso effetto del magone provato ieri alla notizia del (probabile) suicidio di Robin Williams.

Non ho visto tutti i suoi film, ma di sicuro ognuna delle opere a cui ha lavorato mi ha segnato in qualche modo. Mi ha trasmesso il gusto per un'ironia intelligente e dirompente, per le battute fulminanti, per l'autoironia, per il divertimento non fine a se stesso. Ha fatto piangere me e la mia generazione con L'Attimo Fuggente e mi piace pensare che parte di quel film mi sia rimasto attaccato nell'anima fino a oggi.

Le frasi in rete si sono sprecate, da “Capitano, Mio Capitano” a “Nano Nano”, qualche cinico parlerà di poca originalità, io parlo di citazioni che sono diventate parte di noi.Era un'anima sensibile a detta di chi lo conosceva ed era una persona buona e altruista (basti solo pensare a ciò che fece per il suo amico Christopher Reeve dopo l'incidente).

Se n'è andata un'anima bella e io, nel mio piccolo, voglio ringraziarla per ciò che ha fatto.

Ciao Robin.

Buon Viaggio e grazie.

Ci mancherai.

PS: un'ultima cosa. A chiunque, quando muore un personaggio famoso, senta la necessità di far battute più o meno di buon gusto: non è necessario essere dispiaciuti o esprimere cordoglio, ma tra il non partecipare al dispiacere e lo scherzarci sopra c'è una soglia che si chiama “umanità”. Non siete fighi. Non siete superiori. Siete solo patetici.