Una volta qui era tutta campagna

Per chi non lo sapesse, la zona di Porta Garibaldi/Isola a Milano è diventata da un po’ di tempo il simbolo del rinnovo della città.
Nuovi, ricchi palazzi, uffici in stile ipermoderno, un quartiere diventato una delizia per gli occhi, in cui passeggiare, guardarsi intorno rapiti, vivere.
Il prezzo è stato trasformare il profilo di un quartiere che, lontano dal semplice “Bella Vecchia Milano” era fatiscente e, letteralmente, pericoloso.
Bene.
Io adoro letteralmente quel ce stanno realizzando in zona, così come Miss Sauron e buona parte dei miei amici, tanto da andarci il più possibile anche solo per fare due passe.
Poi si può apprezzare lo stile o meno, ma questa è banale questione di gusti.
Bene, ieri, andando verso Piazza Gae Aulenti, ci fermiamo a un semaforo, accanto a uno di quei milanesi che fanno vergognare di esserlo.
Si guarda intorno e si mette a urlare di quanto faccia tutto schifo ora, di quanto fosse bello una volta, di quanto non giri l’aria, di che razza di regali fanno alle banche, ecc….
Ora.
Dire che quella zona era bella una volta vuol dire fare i bastian contrari per principio.
Era degrado.
Era non poter andare in giro tranquillamente la sera.
Erano prostitute, spacciatori e di tutto di più.
Ora è bella, viva, internazionale, un po’ di New York e un po’ Berlino.
C’è una piazza piena di giovani, bambini, adulti.
Ci sono negozi, c’è una Feltrinelli Red in cui è un piacere sedersi a bere qualcosa, calcetti (compreso uno per millemila persone), una fontana.
Presto ci sarà un parco si svariate centinaia di metri quadrati.
Questo in una zona dove non avrei raccomandato a nessuno di andare dopo il tramonto.
Si chiama crescita, si chiama riqualificazione, si chiama evoluzione.
Non piace?
Basta non andarci.
E già che ci siamo, non piace Milano? Nessuno costringe a viverci.
Noi, per evitare di insultare il tizio, abbiamo allungato il passo (visto che voleva condividere le sue impressioni).
Lui è andato a recuperare l’auto.
Ovviamente nel nuovissimo parcheggio sotto la piazza.
Ma, si sa, era meglio prima.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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2 risposte

  1. 4p ha detto:

    Milano è la mia città dove sono nata e la trovo bellissima.
    Bello l’angolo che descrvi……..

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