Sole
E poi ci sono giornate come questa.
In cui una mattinata di lavoro ti sblocca una questione facendoti tirare il fiato.
In cui il pomeriggio non hai urgenza da gestire.
In cui c’è un sole che ti dice “che fai ancora in casa? Esci! Sbrigati!”.
E tu lo ascolti.
Esci.
Vai a prendere un gelato e inizi a camminare.
La tua città ti scorre intorno.
Il sole è caldo, ma te lo godi.
Cammini, non entri in nessun negozio, non vuoi stare al chiuso, vuoi goderti questo clima.
Cammini.
La tua musica nelle orecchie, la tua città che ti avvolge, il tuo sole che ti chiama, la tua vita che esplode.
Cammini, come nulla potesse stancarti o fermarti, neanche telefonate importune di clienti storditi.
Cammini, pensando che sì, stai bene, che sì, hai ancora tanta strada davanti a te, che sì, vuoi godertela e che sì, vuoi gustarti ogni minuto.
Cammini, arrivi ai Navigli, li osservi, li trovi più belli che mai.
E ancora cammini, fotografi, spendi soldi in fumetti.
Poi ti volti e torni indietro, ma non cerchi il mezzo più vicino, no, vuoi ancora camminare.
Torni sui tuoi passi e solo l’orario ti fa decidere a tornare.
Rientri a casa dopo quattro ore, apri la porta, la corrente d’aria formatasi tra le finestre aperte ti accoglie e ti fa, di nuovo sorridere.
Ti siedi.
Stanco, ma soddisfatto.
Sorridi.
Stai bene.