Su una spiaggia
E ti ritrovi, in mezzo a un nuovo dicembre, a camminare su una spiaggia come nove anni prima.
Ti ritrovi con la musica nelle orecchie a chiudere un cerchio che neanche sapevi fosse ancora da chiudere, guardando il mondo con gli occhi di un divenire che tu stesso stai scoprendo giorno dopo giorno.
Respiri la salsedine rendendoti conto di quanto ti fosse mancata, guardi padroni giocare coi propri cani e ripensi a Lupo, a quanto lo vorresti lì.
Cammini con la sola voglia di camminare.
E se nove anni prima era la solitudine a farla da padrone ora è un miscuglio di emozioni che neanche tu sai bene riconoscere.
Ricordi dei dicembre passati che ti arrivano a ondate.
L’addio a tuo padre.
Le lacrime improvvise un anno dopo.
Il secondo incidente.
La sedia a rotelle.
New York.
Ricordi tristi e ricordi felici che si mischiano insieme.
Malinconia e dolore che lottano per farsi vivi.
E lì, ad arginarli, la vita.
La speranza.
Il volerti sentire sempre vivo.
L’amore di chi ti è accanto, come compagna o come amico.
Il desiderio di provare a cucire degli strappi.
La volontà di crescere.
L’accettare i propri sbagli e cercare di non ripeterli più.
Il tenere il proprio passato dentro sé e il proprio futuro davanti.
La consapevolezza che il bene, quello vero, cambia forma ma non sostanza.
Cammini su una spiaggia d’inverno.
Chiudi il cerchio.
Ne apri di nuovi.
Guardi lontano.
Vivi.
E’ tempo di riflessioni.
Leggendoti ho provato un senso di malinconia.
Forza Aries, il passato deve per forza darci una mano a elaborare meglio il futuro.
E poi con un buon rammendo lo strappo manco si vede più.
Se ne vale la pena, ed è un qualcosa che ci completa, perchè no.
“La consapevolezza che il bene, quello vero, cambia forma ma non sostanza”
Un abbraccione
4p
Sai, cara, la malinconia è per certi versi compagna necessaria quando si vivono emozioni forti e distacchi dal passato. Il che non significa non essere consci del bello del presente, anzi, significa voler tenersi stretto il bello e cercare di renderlo sempre meglio.
Grazie di cuore 🙂
E come al solito, senza parole leggendo quello che scrivi.
Oggi un”amica mi ha detto questo, e all”improvviso mi si sono aperti mille orizzonti.
So che tu mi capirai….
“non solo sei autorizzata (a sbagliare)
ma non sono sbagli
è solo Vita!”
Ciao
Katia
Niente di più vero, assolutamente. E gli “sbagli” sono il modo che abbiamo per imparare, così come le loro cicatrici solo il promemoria della lezione. Ovviamente, però, non sempre è indolore ed è giusto anche ricordarselo 🙂