La versione di Barney

Barney Parnofsky.
Ubriacone, intrattabile, saccente.
Per qualcuno, si trattasse di un personaggio reale o parlassimo con qualcuno dei personaggi del libro, la descrizione si fermerebbe qui.
Un uomo difficile, quasi insopportabile, con la lingua lunga e la brutta abitudine di mettere in imbarazzo il prossimo.
Qualcuno, magari la seconda signora Parnofsky, lo definirebbe anche un puttaniere.
Per non dire assassino.
Già, perché nonostante una giuria l’abbia assolto, diciamocelo, non può non essere un assassino, no?
Tutto semplice.
Tutto chiaro.
Eppure…
Eppure magari la sua versione è diversa.
Eppure potremmo scoprire che dietro la scorza di un uomo del genere ci possono essere anche gesti di enorme amore.
Potremmo renderci conto che non sempre le apparenze corrispondono alla realtà e che a volte sono proprio agli antipodi.
Potremmo scoprire che anche una persona del genere si trova a pagare per gli errori fatti, ma a differenza di molti sa benissimo che quel prezzo è meritato.
Salato, spesso, ma nonostante tutto meritato.
Certo, per ascoltare la sua versione magari dovremo stringere i denti, soprattutto all’inizio, perché, si sa, Parnofsky ama le divagazioni e poi ha una certa età e poi… ma questo magari non ve lo dico.
Però basta seguire il suo flusso di pensieri.
Basta inserire un tassello dopo l’altro nel mosaico della sua memoria.
Basta passare dalla giovinezza a Parigi all’età matura in Canada, dal primo matrimonio con Clara all’amore vero con Miriam, cercando di non strozzare istintivamente la seconda signora Parnofsky.
Ecco, basta ascoltarlo come si farebbe con un vecchio nonno burbero e forse, dico forse, la sua versione potrebbe conquistarci.
Ci convincerà del tutto? Non sta a me dirlo, ma d’altronde qualunque realtà, una volta raccontata, diventa una versione dell’originale, no?
Una cosa molto probabile, però, è che alla fine possa venir voglia di stringere la mano a quel vecchio ubriacone.
Di ringraziarlo, anche, per averci mostrato uno scorcio della sua vita.
Di dirgli che il suo amore per Miriam è uno dei sentimenti più veri e teneri che ci sia mai capitato di incontrare.
E potremmo farlo con un velo di lacrime davanti agli occhi, perché quel vecchio ubriacone è riuscito anche a farci commuovere.

Io, la sua versione, l’ho ascoltata.
Secondo me dovreste provarci anche voi.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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