Just Kids

Ci sono anime destinate ad accompagnarsi a vita.
Si incontrano in un momento che neanche loro sanno essere quello giusto, neanche loro sanno dove porterà, ma sanno di essersi date appuntamento lì tempo prima, probabilmente.
E iniziano un percorso insieme.
Di crescita, di vita, di legame, di evoluzione.
Per certi versi di coppia, ma non è detto che la coppia sia il fine ultimo del loro incontro.
A volte si tratta di qualcosa di diverso: accompagnarsi, sapere che si esiste, sapere che ci si sarà sempre, indipendentemente dai percorso di vita reale che poi possono separare fisicamente.
Il 3 luglio 1967 Patti Smith, ragazza di provincia con aspirazioni artistiche in divenire, incontra Robert Mapplethorpe e segna così l’inizio di un percorso di vita e artistico che porterà i due giovani a scoprirsi, guardarsi dentro, viversi, separarsi, riavvicinarsi, crescere.
“Just Kids” è il libro in cui Patti Smith racconta della loro vita insieme, da prima di incontrarsi al giorno in cui Mapplethorpe morì.
Niente è ripulito, niente è edulcorato, dai momenti più difficili in cui cercavano di mangiare in due pagando per uno a quelli più esaltanti in cui la Smith trovò la sua strada nella musica e Mapplethorpe nella fotografia, dai momenti di amore “tradizionale” tra i due a quelli della scoperta dell’omosessualità di Mapplethorpe e la sua ricerca di un equilibrio sentimentale.
Il tutto attraverso una New York viva, difficile, reale.
E’ un libro da leggere, assimilare, far entrare nell’anima un po’ alla volta per permettergli di attecchire.
Un libro che racconta di due ragazzi che, diventati qualcosa di molto più grande rispetto ai loro stessi sogni, rimasero tra di loro semplicemente questo.
Due ragazzi uniti nell’anima.
Just Kids.