Sicuro?

A volte, pensando a molti miei post, mi viene da pensare all’immagine che può trasparire.
Che io scriva esattamente ciò che penso e sono ritengo sia ormai assodato (o almeno lo spero), ma a volte, dato che amo pormi in discussione, temo di apparire come fin troppo sicuro di me, come se non avessi dubbi, indecisioni, incertezze.
Spesso dico che io sono in un certo modo, racconto ciò che per me è accettabile o meno, ciò su cui sono disposto a transigere e ciò che, invece, proprio non sopporto.
Con certezza.
Con decisione.
Ma non senza mettermi in dubbio.
La questione sta proprio qui.
Io mi sono sempre messo in dubbio.
Lo farò sempre.
Mi sono talmente messo in dubbio da aver più volte distrutto tutto per poi ricostruire da zero, o quasi.
Ho fatto un percorso che mi ha reso quel che sono.
Mi piace buona parte di ciò che sono, ma sono anche perfettamente consapevole che il mio percorso non è finito.
Tra un mese, sei mesi, un anno potrei essere totalmente diverso.
Migliore, peggiore, non sarò a deciderlo.
Ma sarò cambiato.
Alcune cose che scrivo saranno ancora valide, forse anche di più.
Qualcuna potrebbe non esserlo più, per quanto lo sia senza dubbio ora.
Potrei rendermi conto di aver sbagliato su opinioni e persone.
In alcuni casi potrei anche essere felice di essermi sbagliato.
Potrei avere nuove idee, nuove convinzioni ancora più vere, ancora più mie e, in tal caso, le racconterò esattamente con la stessa forza con cui ho sempre fatto.
Questo non mi rende, spero, presuntuoso.
Mi rende consapevole.
Di quanto essere qui oggi mi sia costato.
Di quanto essere qui tra sei mesi mi costerà.
E di quanto mi senta fiero di questa strada.
Perché io so quanto è stata dura.
E di certo non posso immaginare quanto ancora lo sarà.
Però è la mia.
Questo sono io.
Take or leave.