Portate gli uomini
Il giorno del mio compleanno, ormai più di tre mesi fa, sono andato al Blue Note, qui a Milano, per assistere al concerto di Simona Molinari.
Per chi non la conoscesse dico che si tratta di una musicista 29enne, con una splendida preparazione Jazz, che si sta nel tempo ritagliando un proprio spazio e un proprio pubblico in Italia e all’estero: forse qualcuno la ricorda anche da un Sanremo di un paio d’anni fa, ma direi che si tratta solo della punta di un Iceberg tutto da scoprire.
In genere Simona scrive i suoi pezzi da sola o affianco ad altri autori, ma uno di quelli che trovo più divertente e intrigante ha una storia piuttosto diversa.
Nel 2007, infatti, si trovò inclusa nel cast del musical “Jekyll & Hyde” che, purtroppo, non ho avuto occasione di vedere: in quest’opera interpreta Lucy Harris, una prostituta che finirà per legarsi al dottore dalla doppia vita.
E’ proprio Lucy che, nel locale dove lavora, canta una canzone esplicita e spudorata che Simona ha tenuto come proprio cavallo di battaglia quando si esibisce.
La canzone si intitola “Portate gli uomini” e, come al solito, la trovate in radioblog (o premendo l’iconcina qui sotto).
Ascoltatela attentamente e notate non solo la bellezza della voce di questa ragazza, ma la capacità espressiva che introduce in quasi ogni verso, passando da toni maliziosi ad altri più spudorati o ironici.
A me piace molto e spero la gusterete anche voi.
Tanti anni fa pensavo che
sarei rimasta sola ma,
ora son qui, diciamo che ho imparato.
Chi resta sola non può mai
svelare i desideri suoi
e non potrò cadere in tentazione,
io giuro che ci provo ma proprio non so resistere.
Rit:
Portete gli uomini
che mi divertirò
con loro giocherò finché verrà mattina
presto che voglio godere un po’
potrebbe non succedervi mai più
se siete uomini datevi a me
Io dico che è facile
mandare un uomo in estasi
se indossi rossa lingérie vedrai.
Vi voglio tutti qui per me
è forse questo un crimine,
non so perché la gente disapprova,
anche se a volte capita feriscano vi dico dai.
Rit:
Portete gli uomini
che mi divertirò
con loro giocherò finché verrà mattina
presto che voglio godere un po’
potrebbe non succedervi mai più
se siete uomini datevi a me
Se tu saprai sorprendermi
sarò per te l’amante ideale ma se soffrirai
non te la puoi prendere con me perché
anche una rosa punge sai.
A colazione un uomo io gradirei
sono socievole mi piace così.
A mezzogiorno ho un languorino che poi
potrei saziare con due di voi.
Se vuoi venire qui per l’ora del tè
come biscotto puoi usare anche me.
Le torte buone hanno due strati anche se
posso impazzire se sono tre.
Dopo il tramonto mangio ancora di più
alle mie cene sei invitato anche tu,
poche portate stai leggero perché
a letto presto verrai con me.
Rit:
Portete gli uomini
che mi divertirò
con loro giocherò finché verrà mattina
presto che voglio godere un po’
potrebbe non succedervi mai più
se siete uomini io sono qui
PS: la versione originale di questa canzone, dal titolo “Bring on the men” fu cantata da Linda Eder, un’interprete che non conoscevo e che invece penso vada scoperta anche a posteriori. Di seguito una sua versione del pezzo, in cui si può apprezzare la sua notevole abilità interpretativa e “scafatezza” nel giocare col testo. Interessante il gioco di differenze e somiglianze nelle due versioni 🙂
Bravo! Ci voleva 😛
🙂
Io ADORO Simona Molinari e non solo perchè siamo compaesane (lei aquilana con origini napoletane, io aquilana e basta) ma anche perchè credo che sia una delle cantanti più emozionanti che ci sono oggi in Italia. Grazie per averne parlato
ciao
Vale
Grazie a te! 🙂