Pulizie Pasquali?

Devo dire che mai come quest’anno la Pasqua è stata esclusivamente un buon motivo per prendermi qualche giorno di riposo… certo, il fatto di essere agnostico fa sì che difficilmente una festività religiosa possa essere qualcosa d’altro, ma evitiamo pignolerie.

Come ho sfruttato, quindi, questi giorni di riposo?

In realtà non riposandomi molto, almeno non nel senso di “mi svacco e fanculo il mondo”.

Un po’ di commissioni varie hanno consumato il venerdì, il pranzo dei suoceri ha occupato buona parte della domenica, mentre il sabato ed un po’ della serata di ieri sono stati dedicati al progetto: un bel po’ di brainstorming sabato ed un po’ di “messa in pratica” domenica.

E oggi?

Oggi ho deciso di dedicarmi alla mia versione delle pulizie pasquali, andando a mettere mano a due ripiani pieni zeppi di carte e documenti che risalivano fino al 1996… anzi, qualcuno anche prima.

E così, tra progetti di clienti che neanche ricordavo esistessero, preventivi scritti sulla mia primissima (e tristissima) carta intestata e registrazioni su siti di fornitori che ora sono falliti, ho avuto l’occasione per un viaggio nel passato meno “emotivo” e più “curioso” del solito.

Alcune chicche?

  • la stampa di informazioni tecniche tratte da newsgroup e datate 1999
  • barzellette che giravano nello stesso periodo e che, se guardiamo bene, ancora ogni tanto girano (una per tutte “Fidanzata 1.0”)
  • i listati STAMPATI del primo software sviluppato per un esame universitario
  • le traduzioni fatte rigorosamente a mano e poi battute a macchina (sì, a macchina, non a pc) di un bel po’ di canzoni

Ma la peggiore in assoluto è stata ritrovarmi sotto mano decine (e non esagero) di poesie scritte (a ondate) a partire dal 1992 e fino a tutto il 1998: giuro che raramente ho letto qualcosa di più melenso e sdolcinato, roba che Moccia, in confronto, è uno scrittore di Thriller psicologici.

Giusto due si salvano, per motivi che non sto a spiegare.

Ecco, volevo condividere con voi il fatto che mi sto vergognando come un ladro.

E no, non le leggerete mai, non sembra ma ho ancora un po’ di dignità da difendere.

Piuttosto passerete sul mio cadavere.

Ho detto no, piantatela! 😛

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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17 risposte

  1. Sole ha detto:

    Quindi quando le leggeremo? 😛 😛 😛

  2. widepeak ha detto:

    fantastico, non sai quanto rosico io di aver già buttate da tempo le mie!
    😉

  3. Sgiusgiola ha detto:

    però immagino l’emozione di ritrovarle quelle poesie!!!
    non buttarle eh mi raccomando…

  4. giuseppe ha detto:

    heheheh ed occhio a non lasciarle in giro…se mi arrivano per le mani…..saiggià vero??

  5. 4p ha detto:

    Non fare il timidone eddai che ci vuole non ti chiediamo poi tanto, almeno le due salvabili, io ci conto sono e rimango in attesa.
    Eppoi ho letto che pubblichi delle canzoni, “ma in che senso?” (vedi Verdone), ma vai, ma vieni!!!!!!!!!!!(AGG).
    Stasera mi sento tanto, ma tanto, su di giri e non ho bevuto manco un goccio, boh!
    4p

    • Aries ha detto:

      Le due salvabili? Mmmm… non so, vedremo, anche perché quelle non sono affatto sdolcinate 😉
      Riguardo alle canzoni, niente di nuovo: parlavamo di quando metto una canzone in radioblog e poi ne scrivo qui la traduzione 😀
      Bello leggerti su di giri 🙂

  6. Rosie ha detto:

    Già, le pulizie pasquali, che bella invenzione… Ma ci sono cose che non si riescono a buttare nemmeno in quell’occasione (ad esempio ho sempre da parte un dischetto da 5″ 1/4 del 1989 e non lo butterò mai… 🙂

    Per farci leggere le poesie, cosa potrebbe corromperti? … :))

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