Ciao

Ci sono stati giorni, mesi, anni “interessanti” nel senso cinese del termine, eppure sono forse stati i più importanti ed essermene reso conto è probabilmente il dono più prezioso.

Ho sofferto. Tanto. E quasi certamente soffrirò ancora.

Ho amato. Tanto. E certamente amo ed amerò ancora di più.

Ho ricevuto. Tanto. Ed è anche per questo che cerco di dare ancora di più.

Ho dato. Tanto. Ma ora cerco di selezionare chi lo merita e chi no.

Ho avuto accanto persone speciali e persone di merda. A volte ho creduto che le seconde fossero speciali, ma per fortuna non ho mai creduto che le prime fossero di merda.

Ho amici veri accanto e la porta sarà sempre aperta per nuovi che vogliano entrare. Ma occhio, non è una porta girevole e chi esce lo fa per sempre.

Ho avuto falsi amici intorno: mi hanno ferito, non c’è dubbio, ma io posso guardarmi ancora allo specchio, loro magari lo fanno, ma non invidio ciò che vedono.

Leggo da quando ricordo di saperlo fare.

Scrivo da molto meno, ma non potrei più farne a meno.

Gioco, canto, rido, scherzo, mi incazzo, me la faccio passare.

Vivo.

So distruggere. So costruire. Ho imparato quando fare uno dei due.

Ascolto. Osservo. Sempre.

Sento. Di istinto, senza deciderlo, ma sento. Sempre.

Sono uno sviluppatore. Sono un bravo sviluppatore. Ho clienti in gamba ed altri coglioni, ma il mio lavoro mi piace e sono grato di poterlo dire.

Ho due fratelli ed una sorella. Li sto conoscendo. E scrivere questa frase mi emoziona più di quanto si possa pensare.

Ho in casa tre felini che vorrei ammazzare un’ora sì ed una no. Eppure aprirei in due chiunque li sfiorasse con un dito.

Ho due tatuaggi ed un terzo in arrivo. Due rune, un ideogramma. Parte di me incisa sulla pelle.

Ho un progetto. Una sfida. Qualcuno sa cos’è. Gli altri aspetteranno (sempre che gli importi).

Ho una donna che mi ama veramente: pazza, casinara, sconclusionata. Più forte di quanto lei stessa creda. Sa farmi incazzare come pochi, ma è l’unica che sa come prendermi quando sono veramente incazzato. L’unica che potrei sposare. Gliel’ho chiesto la vigilia di Natale, in sedia a rotelle. Ha accettato, sempre detto che non ha buon gusto.

Ciao.

Sono Aries.

Questa è la mia vita.

E sapete una cosa? Ci sono giorni che smadonno, altri che sono furente ed altri ancora in cui manderei tutti a cagare.

Ma questa è la mia vita.

E cazzo se mi piace.