Furbizia

Un cliente ha ricevuto qualche giorno fa il saldo delle ore di lavoro che sono state necessarie per modificare un progetto consegnato a febbraio: tale saldo l’ho diviso in parti pressoché uguali, assorbendo io una parte dei lavori (correzioni di bug e cretinatine varie) ed addebitandogli invece i lavori da considerarsi “nuovi”.

Orbene, oggi il soggetto in questione mi ha detto che acquisterà  un contratto per coprire le ore svolte ma che poi dobbiamo vederci perché secondo lui io ho segnato cose che dovevano essere incluse.

Ora.

Io non sono sicuramente lo sviluppatore più caro del pianeta ed ho comunque l’abitudine di non far pesare eccessivamente incomprensioni varie, però si dà  il caso che conosco i miei polli ed ai tempi ho stilato un documento di analisi che il simpaticone in questione ha confermato ed, ovviamente, non ho esposto NULLA che fosse presente in quel documento; quindi il simpaticone sta cercando di fare la cresta pensando di poter fare il furbo.

A questo punto, siccome non ho voglia di litigare con un imbecille del genere, è molto probabile che il giorno dell’incontro seguirò una tecnica ormai consolidata: discuterò un po’, terrò botta su vari punti e apparentemente mollerò su altri; in che senso “apparentemente”? Semplice, perché immediatamente dopo raddoppierò il tempo necessario per ogni singolo intervento che mi verrà  chiesto, portandolo a pagare molto di più che se si fosse comportato da persona corretta.

E così il risultato sarà  lo stesso di stringere la mano sorridendo ad una persona che non parla la tua lingua e, sempre sorridendo, dirgli “certo che sei proprio una bella testa di cazzo, sai?” vedendolo ridere contento per la cortesia.

Contenti loro…