Novecento
Erano anni che dovevo leggere questo libro di Baricco, che Sweetie mi aveva sempre descritto come una chicca: era in coda e non mi decidevo a mettermici, nonostante la brevità , vuoi per la difficoltà ad inquadrare questo romanzo/monologo, vuoi perché non ero certo che Baricco fosse nelle mie corde.
Alla fine è venuto il suo momento (suo e di Seta) nel viaggio di ritorno da Parigi.
Che dire?
I monologhi sono testi molto difficili: devono catturare l”attenzione del lettore, mantenerla viva come fossero dialoghi, riuscire a far loro immaginare un intero mondo e tante persone senza metterle in scena, far provare emozioni “riportate” come fossero di prima mano; Baricco riesce in tutto questo egregiamente e la voce narrante trasporta il lettore nella strana vita del pianista Novecento e delle persone che ebbero la fortuna di incontrarlo ed ascoltarlo.
Una vita assurda, per certi versi biasimabile, ma carica di una magia e di una poesia assolutamente innegabili.
Baricco ama le parole, non c’è dubbio e, soprattutto, ama far vedere che le sa usare, correndo spesso il rischio di passare il segno, un rischio che in questo particolare testo sfiora e basta, ma che (ad esempio) in Seta supera senza alcun dubbio.
Difficile da riassumere un monologo così breve: va letto, è veloce, potete permettervelo, anche non dovesse piacervi 😉
Uno dei libri che mi ha lasciato qualcosa (e la colonna sonora del film è qualcosa di spaziale)…….
auguri di natale (in ritardo),ma soprattutto di buon anno (in anticipo) e con meno sfighe che sarebbe ora. LIZZIE
L'ho letto anch'io, gentilmente prestato dalla mia ragazza, e concordo in pieno. Ti prende in una maniera incredibile e seguire la strampalata vita di Novecento riesce semplice, facilmente immaginabile!
Cmq Buon Anno, Serge! Rifarò gli auguri via sms ma approfitto dell'occasione! E tieni duro: dopo le rogne ci sono le soddisfazioni! So che spesso sono piccole ma nn dobbiamo lasciare che vengano schiacciate dalle cose brutte!! 🙂
Jay "Nix"
Con Novecento mi sono innamorata di Baricco, con Seta me ne sono disinnamorata, in comune rimane l'amore oceanico per le Parole.
TI auguro un 2011 liscio ma non scivoloso, leggero ma non banale, sereno ma non noioso.
@Lizzie: grazie degli auguri, che ricambio di cuore 🙂
@Nix: grazie amico mio 🙂
@Tracciadoppia: concordo con te e grazie per i dolcissimi auguri 🙂