Stretto

Può capitare che ci si trovi tra un gruppo di amici per un lungo periodo, quasi una volta a settimana, creando una tradizione piacevole e divertente che, per caso e qualche contrattempo, termina all”improvviso.

Poi, anni dopo, con più casini sulle spalle, meno gente intorno ed ancor più voglia di stare insieme, ci si riprova.

In quattro, seduti a mangiare, cazzeggiare e chiacchierare, senza scomodare gli abusati moschettieri.

In quattro a scoprire che, porca zozza, si sentiva la mancanza di quei momenti.

E così si ricomincia, un po” per caso, un po” per volontà , forse un po” per bisogno inespresso: certo, ognuno ha qualche pensiero e problema piccolo, grande o enorme, certo non ci si vede ogni settimana, ma si ricomincia.

E fa bene.

Fa star bene.

Poi si uniscono, quasi per caso, altre persone: da quattro si diventa 5, 6, anche qualcuno in più.

Ed ancora ci si trova.

E si ride.

Si parla.

Si sta bene.

Ci si sente a casa.

Ci si ristora.

Ed alla fine, quando la serata finisce, quando si ricomincia il proprio quotidiano, si ringrazia della fortuna di poter vivere questi momenti e di aver incontrato certe persone.

Banale? Mieloso? Scontato?

Probabile.

Ma anche da tenere stretto, sempre e comunque.