Il salmone del dubbio
Leggere un libro pubblicato postumo dà sempre un’amarezza di fondo.
Quando poi questo libro raccoglie non solo scritti rari o dimenticati, ma anche gli spunti di ciò che avrebbe dovuto essere la nuova opera di un autore, allora l’effetto “brivido” è a portata di mano.
Questi sono i primi pensieri che mi hanno accompagnato durante la lettura de “Il salmone del dubbio”, raccolta postuma di scritti di quel grande folle che fu Douglas Adams.
Un libro atipico per molti versi, non ultimo il fatto di essere in realtà una raccolta di scritti vari ed eventuali, che coprono gli aspetti più disparati del personaggio Adams, prima che dello scrittore puro e semplice.
Lettere a giornali, discorsi in pubblico, brevi racconti e scorci di romanzi a venire, questo e molto di più si trova nel libro in questione.
Un modo perfetto di conoscere meglio un autore famoso quasi esclusivamente per la Guida Galattica, ma caratterizzato da passioni forti e travolgenti verso numerosi aspetti della vita: adorava i Beatles, era un fanatico di nuove tecnologie (un Mac-ista di prima generazione o quasi, che rivelava anche una forte capacità previsionale nel campo), era un ecologista convinto.
Aveva un rapporto conflittuale con le persone, ma sembra fosse di una bontà e di un’umanità rare.
L’ultimo resoconto prima della bozza di romanzo è una breve intervista rilasciata ad una rivista: alla fine dell’intervista l’autore racconta di averlo visto andar via molto preoccupato perché sua figlia era malata; pochissimi giorni dopo fu lui a sparire all’improvviso.
Non so perché, ma il solo pensiero mi fa venire i brividi.
Un libro strano, ma che un appassionato di Adams o un semplice curioso non dovrebbero farsi mancare: peccato solo per la difficile reperibilità .
Non l’ho mai voluto comprare proprio per lo stesso motivo…anche se adesso…col passare degli anni…potrei farlo.
Sta per uscire anche un libro di Dick…o quantomeno, ispirato a una sua idea e scritto dalla sua ultima moglie.
Sono giusto alle prese con la “trilogia”; quando mi è caduto l’occhio sulla biografia mi è venuta una tristezza! Magari lo compro e me lo tengo lì, in attesa di essere letto, come l’ultimo con Poirot della Christie
@Rizard: di libri scritti dalle mogli me n’è bastato uno di Janet Asimov. Preferisco vivere.
@Aldabra: buona idea 🙂
Sai che alla fine ho seguito il tuo consiglio e ho acquistato la Guida Intergalattica? Per ora sono solo al primo capitolo ma già mi ha acchiappato!
Ti adoro!!!
Ed il meglio deve ancora venire 🙂
Tu ricorda sempre: 42! 🙂