Puzzle

Un puzzle di pensieri e considerazioni, da prendersi così com’è.

Se ti piazzi in mezzo ad un incrocio intasato così da bloccare il traffico opposto quando scatta il rosso non sei previdente, sei pirla.
Se ti metti a dieci centimetri dal paraurti posteriore di chi ti precede in autostrada non sei figo, sei un criminale.
Se ti fingi ciò che non sei perché tanto qualcuno ci crederà non sei furbo, sei un povero stronzo fallito.
Se ti vanti di ciò che sei e sparisci quando servi non sei una persona, sei un’ameba.
Se chiami solo quando hai bisogno e ti lamenti di non essere chiamato a tua volta non sei interessato, sei un’opportunista.
Se qualunque problema altrui è una piccolezza in confronto ad una tua unghia incarnita non stai vivendo una tragedia, sei soltanto un egocentrico del razzo.
Se non ti viene mai il dubbio di aver sbagliato, probabilmente hai sbagliato quasi sempre.
Se ti lamenti costantemente di tutto e del contrario di tutto all’inizio intenerisci, dopo un po’ rompi semplicemente i coglioni.
Se un omuncolo ti insulta vanne fiero, se si complimenta fatti qualche domanda.
Se la tua vita ti fa schifo ma non fai un razzo per cambiarla allora è tutta la vita che ti meriti.
Se qualcuno soffre davvero, parlare senza esserci non serve a niente, esserci anche senza parlare sì.
Se vivi non sopravvivi, ma soprattutto se sopravvivi non vivi.
Se qualcuno inizia una frase con "non per impicciarmi" si sta impicciando.
Se qualcuno ti chiama non chiedergli "cosa vuoi", se chiami qualcuno non farlo perché vuoi qualcosa.
Se provi potresti fallire, se non provi hai sicuramente fallito.
Se cadi puoi sempre rialzarti, ma se non cadi non puoi provarne il gusto.
"E se andasse male?" non è la domanda giusta, "e se andasse bene?" sì.