Donne amici
Ci sono storie lineari e ci sono amicizie lineari, su questo non ci piove.
Poi ci sono amicizie che potrebbero essere storie o storie che si spacciano amicizie.
Sono quelle situazioni in cui due persone starebbero meravigliosamente insieme, si completano, sembrano nati per fare coppia… eppure si trovano ad avere tra di loro ostacoli reali o inventati che li portano ad essere "semplici amici", di nome più che di fatto.
La vertà, però, è che i sentimenti non si possono mai nascondere del tutto e tornano fuori subdolamente, nascosti dietro la facciata di "critiche costruttive", sul dorso di gelosie inattese ed improvvise, esasperati da un tira e molla che, se i due sono bravi e finisono per rendersene conto, sfocerà probabilmente in uno splendido rapporto di coppia (vedere "Harry ti presento Sally" per ulteriori dettagli) oppure rischierà di proseguire all’infinito.
E tanti anni fa il grande Lucio Battisti ed il suo degno compagno d’avventure Mogol hanno saputo raccontare perfettamente questo tipo di situazione che probabilmente molti di noi hanno vissuto almeno in parte.
La canzone è la carinissima "Una donna per amico" e, al solito, la trovate in radioblog.
Buon ascolto.
Può darsi ch’io non sappia cosa dico,
scegliendo te – una donna – per amico,
ma il mio mestiere è vivere la vita
che sia di tutti i giorni o sconosciuta;
ti amo, forte, debole compagna
che qualche volta impara e a volte insegna.
L’eccitazione è il sintomo d’amore
al quale non sappiamo rinunciare.
Le conseguenze spesso fan soffrire,
a turno ci dobbiamo consolare
e tu amica cara mi consoli
perché ci ritroviamo sempre soli.
Ti sei innamorata di chi?
Troppo docile, non fa per te.
Lo so divento antipatico
ma è sempre meglio che ipocrita.
D’accordo, fa come vuoi
I miei consigli mai.
Mi arrendo fa come vuoi
ci ritroviamo, come al solito poi.
Ma che disastro, io mi maledico
ho scelto te – una donna – per amico,
ma il mio mestiere è vivere la vita
che sia di tutti i giorni o sconosciuta;
ti odio forte, debole compagna
che poche volte impara e troppo insegna.
Non c’è una gomma ancor che non si buca.
Il mastice sei tu, mia vecchia amica.
La pezza sono io, ma che vergogna.
Che importa, tocca a te, avanti, sogna.
Ti amo, forte, debole compagna
che qualche volta impara e a volte insegna.
Mi sono innamorato? Sì, un po’.
Rincoglionito? Non dico no.
Per te son tutte un po’ squallide.
La gelosia non è lecita.
Quello che voglio lo sai,
non mi fermerai
Che menagramo che sei,
eventualmente puoi sempre ridere poi.
Ma che disastro, io mi maledico
ho scelto te – una donna – per amico,
ma il mio mestiere è vivere la vita
che sia di tutti i giorni o sconosciuta;
ti amo forte, debole compagna
che qualche volta impara e a volte insegna.
bellissimo post…e hai proprio fatto centro sull’argomento…in effetti molti lo vivono!
Che dire? Una canzone molto reale. Assomiglia molto ad una mia situazione reale…
Inis
Stavo per postarti un ragno rosso 😛
@NonnaMorte: grazie mille dei complimenti e del passaggio 🙂
@Inis: mmmmm…
@Coubert: Colpa di splinder che faceva casino ieri, ora ho sistemato 🙂