Storia (parecchio alternativa) della letteratura italiana
Dietro a questo lunghissimo titolo si trova la seconda creazione di Antonella Landi, ovvero la “Profe” tanto famosa nel mondo dei blogger.
Come già detto in passato ritengo l’autrice più che piacevole, tanto da aver letto il primo libro in poche ore ed aver comprato a scatola chiusa questo rimandone abbastanza soddisfatto; scrivo “abbastanza” e non “completamente” perché forse mi aspettavo di più ed un po’ mi ha lasciato in bocca il sapore di qualcosa di non totalmente compiuto.
Mi spiego meglio: la competenza della Profe è assolutamente innegabile, così come la passione per l’argomento e l’approfondimento che sicuramente ha fatto negli anni passati; il problema è che alcune sezioni sono veramente troppo corte: non metto in dubbio che il testo sia meramente divulgativo e che, anzi, il target principale cui è rivolto preferisca proprio uno svolgimento a volte quasi “mordi e fuggi”, ma proprio per la competenza dell’autrice mi sarebbe piaciuto che mi desse qualcosa in più.
Apprezzabilissimo, invece, il suo modo di affrontare gli autori, facendoli scendere da quel piedistallo costruito in centinaia d’anni e riportandoli all’altezza di chi li legge o dovrebbe leggerli: unico piccolo biasimo è che ci sono tante note di umorismo che in alcuni casi un fatto vero ma piuttosto anomalo passa quasi in sordina affogato nel cazzeggio.
Intendiamoci, sono comunque tutti peccatucci veniali: il libro è estremamente gradevole, pieno di aneddoti e curiosità , si legge piacevolmente e dimostra (lo ripeto) un’enorme competenza; fosse stato ancora più lungo mi sarebbe piaciuto probabilmente di più.
Anch’io adoro la Profe, e non vedo l’ora di leggere il suo secondo libro 🙂
Poi ti dirò 😉
Attendo la tua opinione 🙂
Che sviolinata disgustosa.
Ho letto il libro in questione, se fosse stato più lungo si sarei ammazzato dalla noia, già ho dovuto trattenere le mascelle dallo slogarsi a furia di sbadigliare.
Inutilmente volgare, intriso di spiritosaggini stupide. Avrà tutta la competenza che vuoi sulla materia, ma come lei ci sono milioni di professori di letteratura che ne sanno quanto e più di lei senza avere comunque il bisogno di dimostrarlo a tutto il mondo scrivendo un libro che prometteva bene ma alla lettura delude parecchio.
Consiglierei alla signora Landi un bagno di umiltà , perchè la sua presunzione è davvero troppa.
Mi chiedo come mai non ti abbia ancora azzannato per la tua critica, perchè, come è noto, la cara e dolce profe può stroncare e sparlare di chi vuole, ma guai a muoverle una piccola critica.
Una cosa sola: posso tranquillamente accettare la tua opinione sul libro in questione, pur non condividendola affatto, ma non accetto IN ALCUN MODO quel “che sviolinata disgustosa”, che trovo inutilmente offensivo, dato che sempre di pareri personali si parla.
E la prossima volta firmati, che è sempre più gradevole avere un interlocutore, anche se virtuale.
La Landi cerca successo a buon mercato (ne parlo anche sul mio blog citando un articolo di Mondo). Un vero professore è uno che insegna ad apprezzare la poesia, non quello che invita a curiosare nella vita privata dei poeti come un giornalista di Novella 2000
Non sono d’accordo. Un vero professore fa ENTRAMBE le cose e né tu né io possiamo affermare che non lo faccia, visto che non siamo in classe con lei.
per essere onesto non leggo molto ma questo libro è piaciuto, finalmente questi grandi autori sono sembrati “vivi”!
Saluti Gianni
Grazie della tua testimonianza 🙂
Unica nota mi sarebbe piaciuto che (s)parlasse anche di Carducci invece di saltarlo a piè pari per il resto l’ho trovato un libro godibilissimo e meno male che c’è ancora in italia chi non ha paura di tirare dei calci ai piedistalli dove sono stati i grandi in modo da prenderli in braccio al volo e porgerli per farli conoscrere davvero!!!
Erik
Nulla da eccepire 🙂