Rispetto e civiltà
Ieri, come accennato, siamo tornati all’Acquario di Genova, un luogo che entrambi amiamo molto non solo perché legato a qualche momento importante delle nostre vite, ma anche perché adoriamo avere la possibilità di ammirare tanti animali affascinanti e, spesso, fin troppo sottovalutati.
Se, però, il viaggio di andata e ritorno è stato piuttosto tranquillo, con pochissimo traffico per strada, quel che ci ha in parte fatto rimpiangere la scelta è stato il doverci confrontare con la marea di persone che avevano avuto la nostra stessa idea.
Chiariamoci: non sto parlando della coda per i biglietti che, nonostante tutta la gente, abbiamo smaltito in poco più di mezz’ora.
Tutt’altro, il problema è avere (di nuovo) a che fare con l’inciviltà delle persone, con la mancanza totale di rispetto per chiunque che non sia la propria persona e, peggio ancora, l’incapacità connaturata di rispettare le seppur minime regole del luogo che si va a visitare.
Ed è così che mi chiedo:
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Perché, mentre si è in fila per i biglietti, due madri si fanno totalmente i cazzi propri permettendo ai figli di, nell’ordine, rompere le palle ad un anziano signore che si sta facendo un panino su una panchina fissandolo come fosse un alieno e poi prendendolo per i fondelli, correre dietro ai piccioni per spaventarli e, ultimo ma non per importanza, inscenare un incontro di wrestling in cui i vicini di fila (tra cui il sottoscritto) si trovano a fare da corde del ring? Io da parte mia ho opposto una tale “resistenza” che uno dei mocciosi ha, almeno, cominciato a stare un filo più lontano… però ancora non capisco le due ebeti genitrici
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Perché non usano quegli stramaledettissimi passeggini a mo’ di supposta invece di finire sempre per farli finire sugli stinchi, sulle caviglie o, in caso di quelli alti, sulle palle di ogni povero malcapitato in zona? E, tra l’altro, capisco portare un bambino di 10 anni all’acquario (possibilmente con guinzaglio, grazie), ma qualcuno mi sa spiegare cosa gliene può fregare ad un pargolo in età da passeggino? Certo, a meno che la gita sia “vediamo quanti tendini d’Achille riusciamo a fottere oggi”, che almeno avrebbe un senso
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Perché una marea di pecoroni si mette in coda per un ingresso che avrà luogo più di un’ora dopo quando, avendo i biglietti numerati, non c’è pericolo che NON entrino? Tra l’altro quella coda costringe il personale dell’Acquario a chiamare al megafono coloro che dovrebbero entrare al turno giusto… solo io trovo una certa contraddizione in termini in tutto questo?
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Perché se un cartello dice di non toccare alcuni pesci perché hanno aculei velenosi un tizio ritiene una buona idea sollevare il figlio per aiutarlo ad allungarsi e toccarli? Ovviamente, poi, fosse successo qualcosa sarebbe stata colpa dell’Acquario e dei pesci, mica della sua imbecillità , giusto?
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Questa poi è la più importante. Una voce dentro l’acquario ripete chiaramente ed all’infinito che i flash e le luci delle telecamere sono vietati perché disturbano gli animali ed, esattamente 10 secondi dopo, scattano ALMENO due foto col flash. Perché? Spiegatemi razionalmente perché. Idiozia? Abitudine italiota a farsi i cazzi propri? Abitudine italiota a considerare gli animali come suppellettili da non rispettare? Non lo so, fatto sta che alla fine ero pronto ad attaccar briga.
Se poi volessi allargare il discorso alla consapevolezza con cui molte vasche vengono visitate allora probabilmente non finirei più: basti citare la tizia convinta di stare guardando uno squalo bianco quando il cartello su di lei parlava chiaramente di squalo grigio (e tralasciando che non solo le due specie non si somigliano molto, ma che per di più lo squalo bianco è difficilissimo da tenere in cattività ) oppure quella che, leggendo un cartello su una parete di piante (“Siamo piante vive, per favore non toccateci”) si chiedeva se fossero vere o meno…
Non lo so, forse sto veramente diventando ancora più rompipalle ed intollerante, ma veramente faccio sempre più fatica ad avere a che fare con gente del genere… prossima volta, a costo di far prendere ferie a Sweetie, ci si va di feriale, chissà che non vada meglio.
Noto con “piacere” che rispetto a quando ci sono stata io (luglio 2004) non è cambiato ASSOLUTAMENTE nulla… -.-
auguri in ritardo (K)
>Perché, mentre si è in fila per i biglietti, due madri si fanno totalmente i cazzi propri permettendo ai figli di, nell’ordine, rompere le palle ad un anziano signore<
ti hanno disturbato??? Porello!! dai non te la prendere che domani ti porto a vedere i lavori in viale Zara….ti faccio anche criticare come gli operai fanno i buchi:-)
zeb
@Nike: Già :/ Auguri in ritardo a te 🙂
@Zeb: mi disturba sempre la mancanza di rispetto 😛 😛 😛 (E non mi fido a venire in Viale Zara con te ;)))) )
carissimo, siamo in Italia. In Svizzera cose del genere non succedono. In Irlanda ai bambini indisciplinati mettono il guinzaglio, sul serio, li ho visti io con i miei occhi! Ma in Italia si fa quel che si vuole. Ecco perché godiamo di tanta mala fama all’estero, ed ecco perché mi vergogno di essere italiana a volte e, sicuramente, in Irlanda potrei avere la tentazione di inchinarmi di fronte ad ogni persona e chiedere scura per il mio popolo di zozzoni e maleducati! 🙁 Mannaggia al Vesuvio che non erutta! :-@ Altrimenti ce li possiamo buttare tutti dentro!
Anch’io sto diventando sempre più intollerante, lo ammetto. Non sopporto più la maleducazione e la stupidità della gente che arrogante noncuranza se ne frega degli altri!
Si un giorno feriale sarebbe stato meglio.
Ma se vuoi un consiglio, dopo la fine delle scuole sennò ti ritrovi una stra-maledetta scolaresca e allora…………………
Bacio :*
“stramaledetta scolaresca” ?
Mamma mia … siamo stati tutti bambini !!!! Che esagerazione …
Filippo
@Hibernia: ovviamente non voglio finire nelle generalizzazioni, però assolutamente troppo spesso vedo cose che mi lasciano l’amaro in bocca
@Cate: ma poi dopo la fine delle scuole ci sono le vacanze o_O
@Filippo: mi permetto di rispondere per conto di Cate. E’ vero, siamo stati tutti bambini, ma è anche vero che anni fa il rispetto da dare era sicuramente molto più tenuto in considerazione. Io ricordo chiaramente delle gite saltate perché in precedenza uno o due compagni di classe avevano fatto cazzate. In questo momento, per motivi che sarebbe lungo approfondire, spesso, non sempre ma spesso, ci si trova davanti gruppi totalmente indisciplinati che mancano totalmente di rispetto verso ciò che stanno visitando. Attenzione ad una cosa, però: né io né Cate (immagino) colpevolizziamo i ragazzini; ho insegnato e so bene che i ragazzi, se seguiti a dovere, sanno essere meravigliosamente in gamba… il problema sta ben altrove, purtroppo.
Io pensa che ho vissuto un anno e mezzo a Genova, e non ci sono mai andata all’acquario #^__^#
No comment sull’inciviltà di certe persone… dovrebbero starci loro nelle vasche!
P.S. Buona post Pasqua a voi! 😛
a tutti i tuoi perchè c’è una sola risposta.
Perchè siamo in Italia.
All’estero c’è un’altra educazione, segno di civiltà (assente) nel nostro caso…
Sicuramente oggi sembra esserci meno educazione e più menefreghismo per mille motivi che nemmeno io sto ad elencare. Probabilmentre all’estero c’è più attenzione e più educazione in linea di massima, anche se non ci metterei sempre la mano sul fuoco, visto che ho assistito a divertenti scenette poco educative che hanno visto protagonisti degli adolescenti nella civile Germania o nella progressista Svezia. Speriamo che le cose migliorino, prima o poi.
Filippo
penso che tutto sia andato a puxxxne, oramai non c’è rispetto per niente e nessuno e non credo dipenda dal fatto di essere italiani o no, bensì dall’educazione che si riceve perché i bimbi vanno educati, solo che con la vita frenetica di oggigiorno, i bambini sono sempre più lasciati a se stessi, gliela si dà sempre vinta e via dicendo… per quanto riguarda le altre forme di inciviltà , siamo troppo menefreghisti!
mio caro, la mia pasquetta con 21 parenti e un golden retirever, ti assicuro, è stata molto peggio.
consolati pensando che la signora dell’acquario almeno aveva azzeccato la specie…mia zia (una delle tante) ha puntato il dito su un volatile che si faceva i cacchi suoi in aria e ha esclamato: guarda, uno scoiattolo!
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire cosa c’è che non va anche se ci sono di mezzo dei bambini. A me danno sempre della nazista (scherzosamente, credo)!!! Sono consapevole del fatto che la colpa è dei genitori, ma io i bambini nei luoghi affollati proprio non li sopporto. Quando li vedo, scappo.
@Pollon: ricambio gli auguri post pasqua e ti comunico che hai perso un bello spettacolo a non andare all’acquario 🙂
@Itan: Italia, Estero… a me basterebbe ci fosse educazione ovunque… è chiedere troppo, vero?
@Filippo: infatti come dicevo ad itan non mi sto a porre i problemi di nazionalità . L’educazione e la sua mancanza sono universali.
@Siana: sottoscrivo ogni sillaba
@Megarah: o_O
@Charlotte: vedo che come al solito ci capiamo perfettamente 🙂
Disavventure a parte ( dalle mie parti si da sempre questo consiglio ai genitori: le botte, quando ci vogliono, sono pure meglio del pane ) è un sacco di tempo che mi riprometto di visitare quel benedetto acquario di Genova. Boh, magari verso la fine della primavera faccio un salto…
Faresti solo bene 🙂