Drago Rosso

Alcuni autori riescono a dare il proprio meglio con pochi libri, spesso con uno solo, e poi il resto è spesso dimenticabile.

Speravo non fosse così con Thomas Harris, ma purtroppo ho dovuto ricrederemi.

Ovviamente ai tempi adorai il suo "Silenzio degli innocenti", secondo volume di una atipica serie che ha come filo conduttore la presenza di Hannibal Lecter, portato meravigliosamente sullo schermo da Anthony Hopkins: quando uscì pochi, almeno in Italia, sapevano che quel libro era in realtà il secondo in cui il personaggio compariva, mentre il primo in assoluto era "Il delitto della terza luna", oggi ripubblicato col più fedele titolo Red Dragon.

Orbene, dove il Silenzio degli Innocenti è un thriller che tiene incolalti alla poltrona, dove i personaggi fanno a gara a rapire il lettore e portarlo in luoghi quanto meno oscuri, Red Dragon è una specie di "vorrei ma non posso", dove le cose sembrano sempre sul punto di esplodere, ma poi non lo fanno mai.

La narrazione è spesso lenta, intervallata da stacchi con ben poco ritmo e, soprattutto, non si riesce ad appassionarsi a nessun personaggio: anche il fascino perverso di Lecter risplende poco, dato che in questo volume è veramente poco più che un comprimario.

Un vero peccato, dato che le potenzialità c’erano tutte.

Riassumendo: il Silenzio degli Innocenti è un libro da leggere, Red Dragon è soporifero, Hannibal (letto anni fa) sarebbe un bel romanzo se non fosse che gli ultimi tre/quattro capitoli contraddicono totalmente lo spirito dei personaggi (Clarice Sterling in particolare), tant’è che il film ha il finale parecchio diverso. Rimarrebbe Hannibal Lecter – Le radici del male, ma mi rifiuto di leggere un libro scritto solo perché il regista del film l’ha praticamente commissionato all’autore…

Mi sa che a breve torno a Lehane…

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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7 risposte

  1. Simoriah ha detto:

    Ciao 🙂

    “Delitto della terza luna” è uno di quei libri che ho letto una volta e poi riletto una seconda volta a distanza di qualche tempo, quindi dovrebbe essermi piaciuto, ma parliamo di una 15ina di anni fa, quindi non ero molto obiettiva io allora nè lo è il mio ricordo adesso 🙂

    Hannibal: letto il libro, ma non ho visto il film, non mi aveva esaltato.

    Il silenzio degli innocenti: visto il film, manca il libro, che non ho mai avuto voglia di leggere sapendo già  come andava a finire. Che come motivazione può sembrare superficiale, ma quando si tratta del genere thriller/horror penso che solo il Re meriti di essere letto per stile e narrazione 🙂

  2. Aries ha detto:

    Ma sei tornata! Era ora :))))))

    Grazie per il contributo, ora passo a mettermi in pari sul tuo blog 🙂

  3. caterinapin ha detto:

    Ho letto soltanto Il silenzio degli innocenti anni fa e visto il film ma non ho approfondito altro, a questo punto mi fido ciecamente di te e lascio il resto…

    Grazie!

    Buon weekend

    Cate 😉

  4. Megarahwitch ha detto:

    Red Dragon non è piaciuto nemmeno a me.

    Ho letto l’ultimo, le origini del male…stacci lontano, è quasi pegio di RD!!

  5. Aries ha detto:

    @Cate: grazie della fiducia 🙂

    @Megarah: già  lo pensavo, ma mi confermi ugualmente la cosa, grazie! 🙂

  6. utente anonimo ha detto:

    piu o meno come la penso io….letto prima red dragon e mi ha fatto troppo c%$£&e….bello invece il silenzio…..

    si si torna a lehane che ti ho superato….(me ne manca solo uno + o -)

    grazie di nuovo per il consiglio

    z

  7. Aries ha detto:

    @Zeb: piacere mio… e non temere, ti raggiungo a breve 🙂

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