La tua preferita

Era la tua canzone preferita.

Ed era anche l’unica canzone straniera che ti piacesse.

Non ne hai mai imparato il titolo, quelle poche volte che hai provato a dirlo diventava qualcosa tipo "aigiaco", così per te era "quella canzone in inglese che mi piace".

Ti piaceva sentirla sempre e comunque: ti piaceva ascotlarla dalla radio, ti piaceva che mettessi su il cd ma soprattutto ti piaceva che la cantassi io; tu, non conoscendone le parole, ti limitavi ad intonarne la melodia, ma ti bastava per godertela appieno.

All’inizio non sapevi cosa significasse e, quando un giorno te la tradussi, mi dicesti "Vedi che non avevo bisogno di conoscerne il significato? Già sapevo che era bella!".

Già, tu eri fatta così.

D’altronde era la tua canzone preferita.

Oggi sono undici anni che non sento la tua voce e che non mi chiedi di fartela sentire, così voglio regalartela io e la metto qui, in modo che chiunque la ascolterà sarà un po’ come se te la dedicasse: so bene che non te ne stancherai.

Te la regalo qui ed oggi perché era la tua preferita e perché voglio tu sappia quanto vorrei chiamarti ora, ovunque tu sia, per dirti che ti voglio bene.

Ti voglio bene, Mamma.

Mi manchi.