Che bei momenti…
Sabato scorso visita periodica a mio padre, tanto per ricordargli che esisto ancora.
Come qualcuno ricorderà il genitore ha delle pretese para-poetiche che una volta gli hanno garantito un piccolo premio ma che, di solito, causano al lettore accidentale gravi forme di depressione tendente al suicidio.
Il problema è che tale premio ha fomentato la sua voglia di scrivere e, procuratosi per tramite mio e di Sweetie una macchina per scrivere (pur essendo totalmente ignorante allora ed ora nell’uso di base della stessa), si sta dedicando a "produrre".
Poteva quindi esimersi dal farci leggere qualcosa della recente produzione? Ovviamente no.
Sabato, quindi, ci piazza in mano un foglio dicendo che quella è la migliore degli ultimi tempi: io e Sweetie, sospirando, ci impegnamo nella lettura.
Solleviamo lo sguardo.
Molto perplessi.
Lui, sogghignante quanto un diavoletto che ha appena ottenuto l’ennesima anima, ci guarda e fa "Non ci avete capito niente, vero?"
Confermiamo.
E lui: "E’ QUELLO IL BELLO!!!!"
Ecco, ora, se qualcuno ha da lamentarsi sulle mie stranezze, cerchi di rendersi conto del patrimonio genetico che mi porto dietro.
Grazie.
Beh, si potrà dire che hai i geni di un genio…
è sempre colpa di papà o mamma, se siamo così!
…o merito?!?
Barbara 😉
@fully: non so perché ma ‘sta cosa mi inquieta… sarà perché al limite è un genio del male?
@barbara: mah? Ai posteri l’ardua sentenza 😀
I geni sono sempre incompresi… 😛
P.S. sono tornaaaaaaaaaaato… 😀
P.S.2. ehy… sto via un poco e qui mi cambia la grafica?! 😛
Era ora che ti facessi rivedere!!!
Un po’, eh? Dì pure che hai fatto il giro del mondo ;-)))
Magari non hai capito perchè l’opera era troppo complessa per una persona “normale”…
…occorre un genio!
🙂
Più che giro del mondo ho fatto il giro dell’elettronica… 😛
Ma alla fine, la ventesima – o forse più volta – che l’ho ridata me ne sono liberato… ed ora mi manca solo la tesi e sono fuori (con due anni di ritardo, ma fuori)! 😀
spero che sia di gran lunga meglio della poesia Vogon
^_^ stupendo!!! beh, però a discolpa del genitore c’è da dire che è pieno in giro di gente che scrive, ma non si capisce cosa!!! ^_^
Fra
@Fra: verissimo, ma meglio non dirglielo, se no chi lo tiene più?
Tel père, tel fils! 🙂
Su tutto questo, non posso fare a meno di pensare a quella povera ragazza…. :-DDD
@Cris: che fai? offendi? 😀
@Distratta: povera ragazza? QUALE povera ragazza? La stessa che sta facendo le facce in giro per casa con la benda sull’occhio spaventando il gatto?
Essendo scrittore dilettante, questo un altro buon motivo per non sposarmi e non avere figli^^
La tentazione di far sorbire o meglio imporre i miei fogliacci a tutta la famiglia sarebbe troppo forte.
Beh, basta sapersi contenere… io mica gliele propino le mie cose 🙂
Io sarei subdolo… tipo raccontare ai miei figli le favolette che scriverei io spacciandole per paccottiglia disneyana d.oc. …:)))
Oppure potrei stampargli i miei disegni in bianco e nero spacciandoli per albi da colorare…
Per quanto riguarda le mogli, ho come l’impressione che sia più facile.
Stephen King ad esempio deve a sua moglie la sua carriera, in quanto è stata lei ha salvare la bozza del suo primo manoscritto dalla spazzatura.
Spesso un bravo scrittore o una brava scrittice sono parecchio incoraggiati da chi amano, e questo li rende un pizzico più bravi. Non sarà fondamentale ma è una cosa che aiuta.
Ad esempio io ho avuto un coinvolgimento sentimentale con una persona che amava molto le cose che scrivevo, e che anche se le cose non sono continuate come speravo continua ancora occasionalmente a motivarmi.
Ad essere sincero quel tipo di condivisione mi manca un po’,poi ovviamente, realisticamente parlando,non andrei mai in giro a cercare ‘spettatori’ per ogni cosa che scrivo… nemmeno tra i mei conoscenti più stretti.
A volte però succedono quelle strane occasioni in cui magari un tuo pezzo, o una riga che hai scritto viene citata, o vinci un premio ecc. …
E in quei casi nemmeno tu riesci a fermare l’ego che si gonfia a dismisura.
Il pezzo in questione diventa importantissimo per te, tanto che con vari artifizi cerchi di farlo avere a parenti e amici.
A me una volta han pubblicato UN racconto… ho comprato QUATTRO copie, due per il parentame vario, una per me e l’altra per la ragazza di cui ero innamorato:)))) … più che un trionfo è diventato un tonfo(economico) …sono cose da deficienti, eventi del genere non contano nulla e non servono nemmeno a farti una carriera, lo so, ma è come se non potessi farne a meno:)))
Per non parlare dei vari ‘terzo grado’ del tipo:
“Bella giornata eh? Sì, un po’ nuvoloso, è vero… a proposito l’HAI LETTO?;)))”