Libro delusione
Amo i libri di divulgazione scientifica ed amo anche approfondire argomenti per così dire alternativi: sono interessatissimo all’ufologia (ed ho per anni acquistato la rivista ufficiale del CUN ), mi affascinano alcuni argomenti più o meno paranormali e mi piacerebbe da impazzire vedere Nessie… però… però… però, quando acquisto un libro di divulgazione che dovrebbe approfondire un argomento borderline mi aspetto ed esigo che questo testo sia una trattazione seria, documentata ed inattaccabile sono in malafede: se di un argomento di per sé controverso (o addirittura irriso) si fa una presentazione opinabile, allora tanto vale chiudere il capitolo prima ancora di aprirlo.
Ecco, il libro che ho praticamente terminato oggi è stato purtroppo una delusione in tal senso.
Scritto da Rupert Sheldrake e pubblicato negli Oscar Saggi, il testo avrebbe dovuto presentare un bel po’ di documentazione ed approfondimenti relativi alle capacità di molti animali di essere in "sintonia mentale" coi propri padroni o coi propri simili.
Scrivo "avrebbe dovuto" perché l’argomento, per quanto affascinante, è stato trattato allo stesso modo di una chiacchierata in un bar: aneddoti di terza o quarta mano, conclusioni affrettate, scarsa documentazione sono i principali difetti dell’esposizione dell’autore.
Un argomento così particolare merita approfondimenti e non è accettabile leggere che di casi, per ogni esempio portato, ce ne sono 10, 20, 30 o 40 nel database del presunto scienziato: un testo del genere deve presentare molte più prove per essere ritenuto credibile; allo stesso modo è assolutamente ridicolo leggere frasi del tipo "ora dimostrerò che la mia teoria potrebbe spiegare il fenomeno"… che cavolo significa "potrebbe spiegare"? Mille teorie "potrebbero spiegare" un fenomeno, per quale motivo la tua (incentrata su dei non meglio identificati "campi morfici", citati in tutto il libro e spiegati in parte solo in un’appendice) dovrebbe essere migliore di altre? Io voglio essere convinto, ma non sono disposto a bermi ogni parola come oro colato.
La cosa ancora più ridicola è il primo capitolo di appendice, con le istruzioni nel caso un lettore volesse partecipare alla ricerca sugli "animali telepatici" (cito testualmente): un libro del genere doveva essere pubblicato dopo la ricerca stessa, non durante magari usandolo come esca per possibili collaboratori.
Peccato, l’argomento era veramente interessante, ma è stata un’occasione (e parte del mio tempo) sprecata.
Ripeto: questo genere di argomenti mi piace, mi interessa e sono prontissimo a crederci, ma porca zozza voglio qualcosa in più del "il cane dell’amico di un amico una volta fece così". Un esempio? Provate a leggere (in campo ufologico) un testo di Roberto Pinotti e capirete cosa intendo.
Spessissimo si cerca, più delle prove, di creare un interesse anche con mezzi poco scientifci…
Purtroppo il tuo autore non è l’unico…. ahime.
Già … che delusione :/
vabbè….però tu che razzo di libri vai a prendere?!?!?!!? :)))))
Umani… detesto questi raffazzonameti fatti con l’unico scopo di spillar soldi a chi concede un briciolo di fiducia. Il mio approccio a questi argomenti è identico al tuo, e quando mi capitano certe cose… m’irritano a bestia!!!
Tora