Perle di saggezza
Clive Cussler è uno degli scrittori che più mi divertono quando ho voglia di una lettura leggera ma appassionante: prima o poi scriverò un post per parlare dei suoi libri e di quel gran figlio di buona donna che è il personaggio di Dirk Pitt.
In questo momento però vorrei riportare un trafiletto contenuto alla fine del suo libro "Navi Fantasma", secondo volume (dopo "Cacciatori del mare") in cui racconta delle vere avventure della società da lui fondata (la NUMA) per il recupero di navi perdute: nell’epilogo che sto citando Cussler risponde alla domanda implicita "perché investire tanti soldi in un’attività del genere che non soltanto è rischiosa e dispendiosa, ma oltretutto non porta alcun guadagno?".
Ecco la risposta:
"La spiegazione, probabilmente, si può trovare nelle parole che uso per spiegare la mia filosofia di vita a chi pensa che dovrei essere rinchiuso in una stanza imbottita con tanto di camicia di forza: ‘Quando arriverà il mio momento e mi ritroverò sdraiato in un letto d’ospedale, a due respiri dall’aldilà, mi piacerebbe sentir squillare il telefono. Vedo una splendida infermiera bionda, giovane e formosa chinarsi du di me per accostare il ricevitore al mio orecchio, e le ultime parole che odo prima di scivolare via sono quelle del mio direttore di banca, che mi comunica che il mio conte è in rosso di dieci dollari.’"
Che dire di più? Quest’uomo è un genio