Fonti di ricordi

Torno al tema ricordi che tanto mi è caro e che ho già toccato qualche post fa: non sarà sicuramente l’ultima volta che ne parlerò, ma stasera volevo soffermarmi su un aspetto particolare.

Cosa riesce a scatenare dei ricordi? Sembra una domanda banale, ma penso che ognuno di noi abbia una risposta diversa: alcuni, ad esempio, hanno un legame coi ricordi abbastanza "lineare" e si trovano a pensare a momenti passati solo ed unicamente quando una situazione si ripresenta in maniera molto simile oppure una serie di discorsi porta in quella direzione… io (e quando mai) faccio parte di un genere assolutamente diverso: nel mio caso i ricordi vengono scatenati anche e soprattutto da due eventi ben precisi, musica e, in misura assai maggiore, odori.

Per quanto riguarda la musica non penso di raccontare niente di particolarmente nuovo: ci sono canzoni che si legano emotivamente a determinate situazioni o momenti o che, per ciò che raccontano e come lo fanno, si possono associare al proprio passato; l’effetto quando ascolto un pezzo del genere è, di solito, dirompente: se il brano si lega ad un qualcosa che tutt’ora fa parte della mia vita, allora ciò che sento è un misto di emozione e pace, è come se rivivessi nel momento esatto in cui lo ascolto quei momenti che l’hanno reso speciale… è una sensazione unica, che solo chi l’ha vissuta può capire appieno.
Diverso è il caso di un brano che mi ricordi, in qualche modo, il passato: qui le emozioni possono andare dalla malinconia per un periodo finito al magone per vecchie ferite… mai, e questo è veramente strano, ci sono effetti di tipo "gioioso": la musica riesce a darmi molta allegria, ma solo per la sua forza intrinseca, mai per legami con ricordi allegri.
Caso particolare rappresentano, invece, quelle canzoni legate a ricordi che, con l’andare del tempo, hanno perso il proprio significato o la propria importanza: in quel caso il brano torna ad essere "generico" ed a malapena mi torna alla mente ciò che una volta significava.

Discorso totalmente a parte meritano invece gli odori.
Ho sentito una volta una teoria secondo la quale l’olfatto è il più "primitivo" dei nostri sensi, quello più direttamente legato alla parte rettile del cervello umano e che stimola direttamente reazioni senza passare dal raziocinio: se questa teoria è vera io ne sono una prova vivente ed il mio "cervello rettile" dev’essere senza dubbio sviluppato.

Gli odori, i profumi, sono infatti la causa scatenante della maggior parte dei flash di memoria che posso avere in un giorno e la carica con cui questi arrivano è travolgente: non si tratta di semplice memoria di un evento passato, ma del sentire di nuovo le stesse reazioni nascere, del rivivere in parte il momento o i momenti stessi in cui quel profumo è entrato nella mia vita; il segnale arriva talmente nel profondo che a volte mi ci vuole addirittura qualche istante per capire il perché di quella mia sensazione, di quel vuoto allo stomaco, di quell’attenzione improvvisa.

Ecco quindi che mi basta passare vicino ad una piscina e sentire l’odoro tipico del cloro per avere gli stessi vuoti allo stomaco che sentivo quando da piccolo avevo paura di andare ai corsi di nuoto, è sufficiente un profumo simile a quello che portava mia madre (Givenchy III) per immaginare di averla accanto e sentire il peso della sua assenza… per non parlare della semplicità con cui una nuvoletta di un altro profumo che ho sempre trovato estremamente sensuale (Lei di Armani) riesce a risvegliare la parte più "ormonale" del sottoscritto… e poi l’odore della focaccia appena sfornata ed il ricordo di quando mia madre me la portava di ritorno dall’ufficio…

Potrei andare avanti ore in questo modo, ma penso di aver reso l’idea.

A volte mi chiedo quanti siano così influenzati dai profumi quanto capita a me, ma una cosa è certa: non rinuncerei a questa peculiarità per nulla al mondo… è come avere una scossa elettrica di emozioni ogni qual volta succede: certo, non sempre è controllabile, ma di solito le cose più divertenti sono proprio quelle meno sotto controllo, no?

 

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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3 risposte

  1. Anonimo ha detto:

    Profumi..canzoni..oggetti, anche solo una parola a volte..e immancabilmente arriva il pianto..odio quei momenti! il 90% delle volte mi succede questo e quanto invece vorrei cancellare tutte quelle situazioni deprimenti vissute e che non fanno altro che farmi stare peggio..altro che “aiutare a crescere”..
    E.

  2. Aries ha detto:

    In realtà , per quanto male faccia, è vero che aiutano a crescere… per lo meno perché dovrebbero insegnare a non commettere più gli stessi errori. Certo, non sempre il dolore che ne è conseguenza sembra valere la lezione che ne riceviamo, questo è purtroppo più che vero.

  3. blutriskell ha detto:

    L’odore delle foglie di eucalipto che bruciano mi fa tornare dritta nei miei 12 anni. Spero che il sistema sia superato perchè non mi sembra molto indicato ma il mio medico mi aveva segnato delle sigarette all’eucalipto come cura per l’asma. Strano ma vero.

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