Tempo, umore e ricordi

Tra i tanti difetti di cui sono dotato mi sono reso conto da tempo che posso includere anche una buona dose di meteoropatia: in giornate come quella odierna, in cui il tempo si alterna tra pioggia, pioggia torrenziale ed occasionali temporali, avrei solo voglia di starmene a letto, magari a leggere un buon libro o, meglio ancora, a coccolarmi con la mia dolce metà; invece mi tocca stare tutto il giorno da un “cliente arrogante”, cercando di far passare il tempo e di sopravvivere alla giornata: se ci aggiungiamo poi che Sweetie è in ospedale coi genitori per i preparativi di un delicato intervento che dovrà subire il padre nei prossimi giorni direi che il quadro è completo ed oggi non è proprio giornata.
Il 9 maggio, poi, è anche un “anniversario”: quello dell’incidente in cui sono diventato scemo.
Mi spiego meglio: il 9 maggio del 1992, appena maggiorenne, mi trovavo alla casa in campagna dove tuttora vive mio padre ed, uscito in bicicletta per delle commissioni, al ritorno fui investito da un’auto in corsa, sul cui cofano mi ribaltai spaccandone il parabrezza con la fronte; risultato del tutto fu un brutto trauma cranico con perdita della memoria recente, varie escoriazioni anche profonde e tanta tanta paura per i miei prima che per me, dato che al momento ero ben poco in grado di rendermi conto di cosa fosse successo: non voglio entrare troppo nel dettaglio della vicenda, ma quei mesi mi insegnarono quanto sia brutto non potersi fidare più totalmente della propria mente, della propria memoria… leggevo e non ricordavo, mi parlavano di eventi che mi apparivano in testa come dietro un vetro sporco: pian piano mi sono ripreso (a parte, come dicevo, il fatto che sono diventato più scemo ), però ho avuto modo di capire come possa sentirsi qualcuno che, per malattia, età o incidente, si trovi a non aver più un controllo completo dei propri pensieri e ricordi o, ampliando il discorso, chiunque perda da un momento all’altro ciò che ritiene il proprio “punto di forza”: per me era la testa, per altri può essere la possibilità di correre, di giocare, di fare lavori manuali, di ascoltare musica.
Pensateci (pensiamoci) quando incontrate qualcuno che ha subito una qualsiasi perdita del genere: è come perdere se stessi e ci vogliono tanta forza e coraggio per ritrovarsi e reinventarsi; io sono stato fortunato e non ne ho avuto bisogno, altri, troppi, non lo sono.
Avrei voluto scrivere un post più allegro, ma oggi c’è temporale e questo passa il convento.
 
PS: in realtà una nota positiva di quell’incidente ci fu: dopo mi resi conto di che perdita assurda di tempo fosse la mia timidezza e di quanto, se le cose fossero andate male, avrei rimpianto le occasioni perse in precedenza; fu utile, senza dubbio, ma non sarebbe stato male rendermene conto anche senza quel parabrezza

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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5 risposte

  1. Anonimo ha detto:

    ciò che mi piace tantissimo del tuo blog è che permette di conoscerti meglio, di capire tante cose di te per le quali spesso non c’è tempo o occasione.
    grazie per avermi permesso di esserne partecipe.
    auguro di cuore tutto il bene possibile per l’intervento del padre dell’altra metà  del tuo cielo.

    sage

    P.S. io ringrazio che tu sia diventato più scemo… altrimenti come facevo a starti dietro? ;P

  2. Anonimo ha detto:

    Personalità  multipla n°1: mi unisco a Sage nell’augurare ogni bene possibile per l’intervento al padre della tuà  dolce metà .

    Personalità  multipla n°2: povero parabrezza.

    Personalità  multipla n°3: la tranvata spiega molte cose.

    Personalità  multipla n°4: mi piace questo blog. Davvero molto.

    Tora

  3. Aries ha detto:

    @Sage:
    Grazie di cuore di tutto ciò che mi hai scritto nei giorni passati ed oggi: ti assicuro che è un piacere scrivere sapendo che anche tu sei tra le persone che mi leggeranno.

    @Tora: la seconda e la terza personalità  erano previdibili… riguardo alla quarta, beh, grazie.

    Facciamo un patto: voi continuate a commentare, che io continuo a scrivere, ok? 🙂
    E’ bello avere amici (e lettori) come voi.

  4. Anonimo ha detto:

    quasi quasi prendo una bici e vedo di urtare la fronte contro il parabrezza di un’auto in corsa: mi farebbe comodo perdere un po’ di memoria a breve termine (giusto gli ultimi 4-5 anni, poi il resto può sopravvivere)…
    interessante modo di obnubilarsi 🙂
    scherzi a parte, sono capitata per caso nel tuo blog, mi piace molto.
    ciao
    k.

  5. blutriskell ha detto:

    Mi accodo ai due commentatori precedenti: sono arrivata sul tuo blog per caso e lo sto leggendo con gusto. Apprezzo il modo in cui scrivi e gli spunti di riflessione che mi offri. Continuo nella mia lettura.

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